Il lichen sclerosus è una condizione rara e dolorosa che crea prurito e dolore durante i rapporti sessuali: la pelle della vulva diventa bianca, più sottile del normale e meno elastica, fissurandosi durante la penetrazione.
Le terapie standard sono a base di cortisonici locali, emollienti, ma nuove possibilità si affacciano all'orizzonte per la cura di questa patologia, spesso misconosciuta, ma così invalidante.
Il PRP, plasma ricco in piastrine, è una terapia innovativa, sicura, ed efficace, pressochè priva di effetti collaterali.
Di recente introduzione, il ruolo della medicina rigenerativa sta rapidamente cambiando il modo di approcciare certe patologie.
In particolare, è stato ormai chiaramente stabilito che le piastrine (componenti del sangue come i globuli rossi ed i globuli bianchi) sono ricche di fattori di crescita che stimolano le funzioni metaboliche delle cellule (fra le altre i fibroblasti della cute che producono le fibre collagene ed elastiche) e promuovono la crescita di nuovi vasi sanguigni, con maggior apporto di sangue ai tessuti. Questa azione rivitalizza il tessuto trattato, che si riattiva e riprende a funzionare fisiologicamente.
Il trattamento con plasma ricco in piastrine (PRP) sta rapidamente conquistando nuovi spazi per le problematiche cutanee riguardanti la regione vulvare e vaginale.
Con applicazioni di PRP autologo (cioè derivato dalla stessa paziente) come unica terapia o in affiancamento ad altri tipi di tecniche medico-chirurgiche (ad esempio il lipofilling, cioè il trasferimento di grasso autologo) è possibile trattare in maniera efficace e senza l’ausilio di farmaci condizioni mediche quali il lichen scleroatrofico della regione vulvare e la secchezza vulvo-vaginale di varia origine (post-menopausa, post-trattamenti chirurgici, idiopatica) e quindi anche i sintomi correlati a tali condizioni (bruciore, prurito, dispareunia – cioè dolore durante i rapporti sessuali).
Sempre tramite applicazioni di PRP è possibile inoltre ottenere il ringiovanimento della cute e mucosa della regione vulvare, grazie al maggior apporto di ossigeno e nutrienti al distretto cutaneo dato dai fattori contenuti nel plasma arricchito in piastrine. Tale metodica, a seconda dell'età e delle caratteristiche biologiche ed anatomiche della paziente, può essere affiancata all’introduzione nelle grandi e piccole labbra di acido jaluronico al fine di dare maggiore turgore e volume in caso di una regione vulvare ipotonica o assottigliata.
In occasione di ciascuna seduta ambulatoriale, la cui esecuzione richiede circa una ventina di minuti, la sequenza del procedimento è la seguente:
Prelievo di 10-20 cc di sangue e preparazione del PRP mediante centrifugazione in apposite provette, concentrazione ed attivazione delle piastrine;
Disinfezione della superficie cutanea da trattare;
Eventuale anestesia locale nell’area da trattare;
Ripetute iniezioni del prodotto, mediante apposito dispositivo, nello spessore della cute e mucosa della regione vulvare.
La paziente può tornare a casa immediatamente dopo il trattamento e può riprendere a svolgere praticamente da subito la maggior parte delle comuni attività quotidiane. Dopo 48 ore è possibile fare sport ed avere rapporti sessuali.
🩺 Presso il nostro ambulatorio è disponibile la terapia con PRP "plasma ricco in piastrine" per il trattamento delle patologie vulvari.
Come ogni procedura di medicina biorigenerativa, i risultati possono essere variabili e condizionati da fenomeni biologici (es: quantità di fattori di crescita e loro efficacia specifica) e da abitudini di vita (es: fumo di sigaretta). Tuttavia, la scarsissima presenza di effetti collaterali e la consolidata tecnologia di preparazione dei derivati piastrinici, nonché le ampie evidenze di efficacia dal punto di vista clinico e sperimentale su vari tessuti biologici, rendono il trattamento di biorigenerazione della regione vulvare con PRP uno dei presidi più interessanti ed avanzati per tutte le pazienti affette da problematiche medico-estetiche a livello intimo.
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